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ERRORI DI VALUTAZIONE - IL PESO DELL'INDICATORE VARIA IN BASE A NUMERO DI ADDETTI E TIPOLOGIA SOCIETARIA
DA IL SOLE 24 ORE
Il voto finale Isa è il frutto della media semplice degli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia.
Mentre gli indicatori di affidabilità si attivano sempre in presenza di assoggettamento dell’attività al calcolo del software, quelli di anomalia
scattano solo in presenza di un funzionamento disallineato dai parametri prestabiliti di una o più variabili attenzionate dal sistema.
E al di là dell’importanza del voto complessivo finale va evidenziato come sia sempre nell’interesse del contribuente evitare ogni possibile alert
derivante dall’attivazione di uno o più indicatori di anomalia.
In quest’ottica uno degli indicatori che il sistema attiva con maggior frequenza, con riferimento alla compilazione del quadro A è quello
denominato “analisi dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti”; esso monitora la corretta compilazione dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti.
A tal fine, per ciascuna figura di addetto non dipendente (collaboratori familiari, associati in partecipazione, familiari diversi, soci amministratori,
soci non amministratori) e a seconda della natura giuridica dell’impresa di appartenenza, è stato definito un valore percentuale minimo di apporto
di lavoro per addetto (si veda la tabella in pagina) differenziato per numero di addetti per figura di addetto non dipendente.
L’applicazione riepilogata in tabella si applica alla quasi generalità degli Isa approvati con qualche eccezione (es. Isa delle immobiliari).
Questo significa che, il sistema Isa mira ad intercettare ipotesi di sottovalutazione da parte del contribuente della percentuale di apporto di lavoro
indicata per queste tipologie di addetti, attraverso un indice di anomalia il cui compito è quello di ridurre drasticamente il voto finale in pagella del soggetto.
Del resto tutto il sistema Isa è costruito per valutare l’affidabilità fiscale dell’impresa e del professionista in funzione del numero degli addetti.
In altre parole, si può dire che il voto Isa è calibrato in funzione del numero degli addetti.
A parità di grandezze economiche in gioco, quindi, il voto “in pagella” cambia sensibilmente al mutare del numero e della percentuale di apporto
di lavoro riguardanti il personale dedicato all’attività sia esso dipendente che non dipendente.
Quindi, più è elevato il numero degli addetti e maggiore dovrà essere il risultato in termini di imponibile affinché il contribuente possa superare
l’esame ai fini Isa.
Tornando al peso dell’indicatore, si può verificare dalla tabella in pagina che vi sono pesi diversi a seconda del numero di addetti ed in funzione
della tipologia societaria scelta. Per cui il peso degli stessi soci addetti all’attività è diverso in ipotesi di società di persone rispetto alla stessa
compagine costituita però sotto forma di S.r.l.. La costruzione non è però immune da malfunzionamenti.
Supponiamo, come nell’esempio una società di persone con due soci amministratori, che partecipano anche in un’altra società.
Il tempo dedicato è lo stesso (50%) in entrambe le compagini societarie.
Come si evince dalla tabella l’apporto minimo da indicare nel quadro A rimane sempre per 2 soci amministratori pari al 150%.
Il sistema non è, infatti, in grado di valutare che la loro attività non è prestata in termini di prevalenza, per cui, in caso di compilazione del modello
con percentuali inferiori a quelle sopra indicate, si produrrà sempre l’anomalia.
In questi casi non vi è d’uscita. L’unica cosa da fare, che rimane pur sempre un palliativo che non risolve l’anomalia, è quella di indicare la circostanza
nelle annotazioni poste in calce al modello.